Maurizio Capra, trenta ore al centralino: «Così abbiamo salvato chi chi chiamava»

La Croce verde di Alessandria era dotata di ponti radio risultati fondamentali. Molte persone portate al sicuro, purtroppo non tutte...

ALESSANDRIA – Il rammarico di allora si traduce nella commozione di oggi. «Ci chiamarono da via Penna, agli Orti, ma non ce l’abbiamo fatta a intervenire a causa della troppa acqua. Purtroppo sono morte delle persone. Ma noi non potevamo proprio fare di più. No, non potevamo…». Sono trascorsi sei lustri, ma la voce di chi era al telefono e, speranzoso, ha chiamato la Croce verde, Maurizio Capra la se ricorda ancora. Lui stava al centralino. Lo ha fatto per una trentina di ore consecutive. «Diedi il cambio al collega, un volontario come me, mai immaginando che sarei stato subissato di così tante richieste d’aiuto».

Maurizio Capra in un'immagine recente (foto Desimoni)

Salvare tutto il possibile

La sede della Croce verde era, come oggi, in via Boves. L’acqua aveva raggiunto la vicina via Boves e l’Atm, in viale Milite Ignoto, era già allagata da un po’. «Noi abbiamo portato i mezzi di soccorso nel parcheggio sopraelevato della Coop, che la domenica era chiuso ma che siamo riusciti a farci aprire per l’occasione» ricorda Capra. Contestualmente, qualcuno ha accompagnato “al sicuro” pazienti in attesa al Pronto soccorso, altri si sono preoccupati di mettere in salvo le vetture dell’Asl. Le cose da fare sono state molte, e tutte impreviste. Di più: inedite, perché l’acqua in città, con quella furia tra l’altro, non s’era mai vista.

E così Maurizio, che pensava probabilmente di sbrigarsela con un turno al centralino, cosa tutto sommato di routine, s’è mosso dalla postazione solo dopo molte ore.

«Noi della Croce verde, già nel 1991, avevamo aderito a un sistema nazionale di canali radio della Pubblica assistenzaspiega – Certo, non immaginavo che sarebbe stato utile per un evento del genere, quando s’è rivelato addirittura fondamentale. Perché, grazie a questo modo di comunicare, abbiamo sempre avuto informazioni sulla piena del Tanaro, tanto da Asti quanto a Nizza, e tutto ciò ci ha aiutato ad agire per tempo, tant’è che abbiamo mandato i nostri mezzi sui ponti di Alessandria per controllare lo stato del fiume. Così potevamo sapere in tempo reale qual era la situazione».

Ponti sul fiume e ponti radio

I ponti radio della Croce verde sono stati decisivi specie quando è venuta a mancare la corrente elettrica. Né bisogna dimenticare che, in quel periodo, i cellulari erano pochissimi. «Essendo un punto di riferimento, abbiamo potuto segnalare le criticità anche ai vigili del fuoco e l’allora vicesindaco di Alessandria, Dario Pavanello, ogni tanto mi chiamava per avere informazioni».

Ma sono state altre le telefonate memorabili. «Al residence San Michele, dove si stava festeggiando un matrimonio, un ospite aveva avuto un infarto – ricorda Capra – Siamo riusciti a soccorrerlo grazie all’elicottero dei Carabinieri. Una donna, inoltre, è stata male in via Mazzini dove, a causa dell’alluvione, l’ambulanza non poteva arrivare. E’ stata recuperata grazie a una pala gommata dell’Amiu che ha sollevato la benna consentendole di scendere dal primo piano».

Resta il rammarico per non avere potuto dare soddisfazione alle richieste arrivate da via Penna. «Avremmo voluto, ma proprio non ce l’abbiamo fatta ad arrivare agli Orti. No, proprio non ce l’abbiamo fatta…».

Massimo Brusasco

Massimo Brusasco (Alessandria, 1970), giornalista professionista, è redattore del giornale 'Il Piccolo' dai primi anni Novanta. Si occupa di cronaca, con particolare attenzione alla “vita dei paesi” e a quei personaggi che, solitamente, non fanno notizia. Ha collaborato con altre testate locali e preso parte a trasmissioni radiofoniche e televisive. Dal 2002 conduce 'Il salotto del mandrogno', talk show dedicato alla provincia di Alessandria e ai suoi protagonisti. Ha vinto concorsi letterari e pubblicato libri, in particolare biografie e romanzi. Autore Siae, scrive per il teatro e il cabaret; è direttore artistico della Compagnia Teatrale Fubinese. Dal 2024 presiede il Gruppo Aido di Fubine Monferrato.

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