L’alluvione del novembre 1994 non è stata certo l’unica nella storia secolare di Alessandria. La sua stessa natura di città tra i due fiumi l’ha esposta da sempre al pericolo rappresentato dalle acque impazzite dopo le piogge autunnali. Oggi questi eventi sono quasi all’ordine del giorno, basti pensare a quanto accaduto nelle scorse settimane in Emilia Romagna o in Liguria, giusto per citare gli esempi più recenti.
L’evento di trent’anni fa è però inciso molto più di altri nella memoria di noi contemporanei che lo abbiamo vissuto e che ne conserviamo un ricordo vivido. Eppure anche gli accadimenti più drammatici tendono a sfumare i propri contorni anche tra i testimoni diretti, mentre è destinata ad aumentare la parte di cittadini che non ha vissuto direttamente quei giorni e che quindi ne detiene non un ricordo ma semplicemente una indiretta testimonianza.
Credo dunque che vista dalle finestre della “casa delle imprese”, la Camera di Commercio, l’iniziativa assunta dall’associazione di Protezione Civile ‘Due Fiumi’ e dal ‘Piccolo’ sia largamente meritoria e fornisca all’intera nostra comunità un contributo prezioso sul piano del vivere civile. Coltivare la memoria è infatti, oltre che un dovere individuale e civico, un presupposto non rinunciabile ogniqualvolta si voglia porsi seriamente a costruire il futuro. In questo contesto, è decisivo il ruolo delle nuove generazioni, che possono davvero concretizzare un cambio di passo, specialmente a livello di mentalità. Ricordare va bene, comprendere per poi agire in termine di prevenzione conta però ancora di più.
E ciò mi pare particolarmente necessario in una fase storica come quella che stiamo vivendo, in cui i mutamenti climatici, le modalità di uso del suolo, l’abbandono di pratiche che ci vengono direttamente dalla saggezza del mondo agricolo, stanno segnando in negativo il nostro modo di vivere.
Il Piccolo ci invita a ricordare e riflettere. E lo strumento tecnologico che ci mette a disposizione è un vero e proprio dono alle nostre comunità, quella alessandrina come quella astigiana, entrambe duramente toccate in quel tragico mese di novembre: un dono di cui siamo grati e che utilizzeremo con genuino apprezzamento.
Gian Paolo Coscia
Presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti
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