LE AZIENDE

I fondi per rilocalizzarsi aiuto fondamentale per le imprese

Confindustria garantisce per decine di attività e mette a disposizione i propri uffici

Le cifre parlano chiaro: 103 miliardi di danni (in lire) alle attività industriali, 211 alle attività commerciali, 88 a quelle artigianali, 118 a uffici e servizi. Inoltre, i capi abbattuti sono stati 2100 e i comuni alluvionati 24. L’alluvione ha colpito duramente il tessuto imprenditoriale alessandrino che ha avuto la forza di rimettersi in movimento grazie alla forza di volontà di chi fa impresa e che già negli anni Novanta pensava a investire, come emerge dalle indicazioni delle recenti indagini congiunturali di Confindustria Alessandria. Ma – problemi burocratici a parte – sono stati fondamentali i fondi per la rilocalizzazione delle aziende. 

Proprio l’associazione degli industriali ha fatto da garante per le richieste di finanziamenti che gli istituti di credito mandavamo a Confidi: «I danni per un evento come quello – ricorda Beppe Monighini, responsabile dell’Ufficio studi di Confindustria – sarebbero stati tutti a carico delle aziende perché, all’epoca, le assicurazioni non li avrebbero coperti». Per fortuna, in soccorso a un numero cospicuo di imprese sono arrivati i fondi per rilocalizzarsi, anche se c’è chi ha deciso di ricostruire sul sito originale. 

103 i miliardi di danni alle attività industriali

L’elenco, che comprende il comune e la zona in cui aveva sede l’attività, consente di ricordare dove il Tanaro ha colpito duramente: 

  • Astra Refrigeranti, via Caretta 3, Pietra Marazzi
  • Indino Plastic Garden, via Donizetti 43, Alessandria
  • Lombarduzzi Romeo, Largo Catania 1, Alessandria
  • Pagliughi Sport, spalto Borgoglio 108, Alessandria
  • Autobella di Canepa, corso Felice Cavallotti 46, Alessandria
  • Agenzia Viaggi Valdata, via Pistoia 14/16, Alessandria
  • Autonoleggio Mille Miglia, via Poligonia 30/32, Alessandria
  • Ufficio 90, via Asti 25, Alessandria
  • Vannucci, via Brescia 6, Alessandria
  • Sma di Bulla e Gatti, via Monteverde 1,, Alessandria
  • Rtv Elettronica Generale, frazione Astuti, via Torino 32
  • Olimpia Sport, via Bergamo 78, Alessandria
  • Linoleum Grassi, via Marengo 76, Alessandria
  • Rivara Giuseppe, via Righi 10/12, Alessandria
  • Società La Sorgente, via Alessandro III 56, Alessandria
  • Office 3, via Poligonia 22/24, Alessandria
  • Società Tiemme, corso Roma 36, Alessandria
  • Vetroglass, via Pastrengo 5, Alessandria
  • Alimentari Marengo, via Palestro 5, Alessandria
  • Radiocom, viale Medaglie d’oro 55, Alessandria
  • Beretta Impianti, via Bologna 7/A, Alessandria
  • Amc Stampi, via Cabruna 9, Alessandria
  • Elteco, via Bellini 13, Alessandria
  • Tipografia Rivolta, spalto Borgoglio, Alessandria
  • Pro Musica, via Giordano Bruno 20, Alessandria
  • Bellini, via Bellini 11, Alessandria
  • Panelli, via Giordano Bruno 55, Alessandria
  • Torrefazione Mike, via Giordano Bruno 146, Alessandria
  • Baila Srl, Alessandria
  • Mino Spa, strada per Torino Alessandria
  • Co.Be, via Buffa 22, Ovada
  • Nuova Idros, strada Grilla 6, Castelceriolo
  • Sic Ceramiche, Casale
  • Tartarici, viale Michel, Alessandria
  • Arfea, viale Milite Ignoto, Alessandria. 

Va detto che le imprese hanno cercato, almeno nell’immediato, di superare l’emergenza che si sono viste costretti ad affrontare. Astra Refrigeranti, ad esempio, aveva tra gli altri il problema dei documenti intrisi d’acqua. Per risolverlo, si era deciso di portarli nell’abitazione del proprietario (e fondatore) Franco Oberti, in piazza Garibaldi, dove erano stati pazientemente asciugati con il phon. 

La Mino, oggi azienda leader nella progettazione e costruzione di laminatoi, si trovava in una delle zone più colpite dall’alluvione e per un mese ha dovuto usare gli uffici di Confindustria, in via Legnano, per mantenere i contatti di lavoro che aveva avviato nei giorni precedenti il 6 novembre.  Qui, il 7 novembre, è stato siglato un importante contratto con l’India che ha rappresentato una importante boccata di ossigeno e ha portato una una ventata di ottimismo, fondamentale in quei giorni cupi. Poi, l’attività – e non soltanto quella della Mino – è potuta ripartire grazie alla tenacia degli imprenditori e ad altri aiuti economici, arrivati da tutta Italia. E quella tragedia è stata lasciata alle spalle. Anche se nessuno l’ha dimenticata. 

Roberto Gilardengo

Giornalista professionista, Roberto Gilardengo è stato direttore de Il Piccolo per 18 anni, dopo aver ricoperto la funzione di caporedattore della testata. Classe 1956, ha raccontato Alessandria attraverso le diverse collaborazioni che ha svolto nel suo lungo percorso professionale - corrispondente della Gazzetta del Popolo, di Tuttosport e collaboratore de Il Lavoro di Genova - ma soprattutto dalle pagine del giornale della provincia in cui ha ricoperto diversi ruoli prima di passare a funzioni direttive. Per il 'Piccolo' ha curato l'editing di numerose pubblicazioni e ha seguito le varie fasi che hanno portato al suo restyling grafico e al cambio di formato. Prima ancora, il passaggio dal piombo alla fotocomposizione e alla videoimpaginazione. Ha firmato in prima persona alcuni 'Quaderni' editi dalla Fondazione Cassa di Risparmio con tema la città capoluogo e i centri zona visti attraverso l'osservatorio dei giornali, cartacei e digitali. Fa parte della giuria del premio giornalistico 'Franco Marchiaro'.

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