ORTI SICURO E MUSEO DEL FIUME

Memorie di un gruppo di lavoro

Dopo il disastro, all’interno della comunità nascono associazioni con lo scopo di monitorare la sicurezza o di tenere viva una cultura del fiume

Il Gruppo di Lavoro Alessandria Nord si costituì ad Alessandria nella primavera del 1995, a seguito di un incontro tra Gianna Calcagno e il geologo Tiziano Rosi in una serata dedicata all’evento alluvionale del novembre 1994; era composto da tecnici e cittadini, che prestavano la propria opera volontaria per un’attività di controllo e informazione pubblica sulle opere di salvaguardia del territorio, e per la documentazione e la divulgazione in materia di tutela e valorizzazione ambientale, attraverso un rapporto continuo con le Istituzioni.

Ospitato inizialmente presso i locali della Circoscrizione Alessandria Nord, nel corso del 1998 il Gruppo di Lavoro varava il progetto di costituzione del Museo del Fiume, che riceveva il plauso della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria – che erogavano conseguentemente contributi – e del Comune di Alessandria, che concedeva in uso per trenta anni al Museo alcuni locali su due piani all’interno del complesso scolastico di via Rettoria: una sala al primo piano, una sala di pari dimensioni al piano terreno e, divisi da questa, un locale centrale termica, una camera e un servizio igienico.

I 130 mq assegnati diventavano oggetto di una ristrutturazione intrapresa a totale cura e spese del Gruppo di Lavoro a partire dal 1999, con lavori dapprima svolti in economia da alcune squadre di allievi della Scuola Edile di Alessandria, e poi affidati a imprese edili, che comportarono la realizzazione del vespaio aerato e dell’accesso da strada, l’adeguamento dell’ingresso da cortile, l’installazione di un elevatore per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento degli impianti termico ed elettrico, la ridefinizione dimensionale del locale centrale termica, la chiusura del sottoscala, la posa di soglie e davanzali, la sostituzione di pavimenti e infissi interni ed esterni, il rifacimento degli intonaci e le tinteggiature interne ed esterne. Il Gruppo di Lavoro si impegnava altresì a realizzare i lavori esterni (rifacimento intonaci, tinteggiature e verniciature) di tutto il fabbricato di proprietà comunale.

Il Museo del Fiume era inaugurato il 20 aprile 2002 e il Gruppo di Lavoro provvedeva, grazie ai finanziamenti di Provincia di Alessandria e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, agli arredi, alle attrezzature specifiche – microscopio ottico trinoculare, stereomicroscopio trinoculare, telecamera innestabile per visione in VHS, televisore, videoproiettore, computer, stampante e scanner – e alla realizzazione del sito Internet.

Entrava a far parte del Sistema dei Musei civici alessandrini, e si proponeva di promuovere l’impegno civile, la sensibilizzazione, l’approfondimento, la ricerca, la documentazione e la divulgazione in materia di tutela e valorizzazione degli ambiti fluviali, sia dal punto di vista idrogeologico che da quello ecologico, rivolgendosi ai cittadini, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e alle autorità competenti in materia di gestione e tutela territoriale.

Il Museo del Fiume ha operato in rapporto e collaborazione con Enti e Autorità territorialmente competenti (Prefettura, Regione, Provincia, Comune, A.I.P.O., Autorità di Bacino, Sovrintendenza, FF.SS., A.N.A.S., Protezione civile, A.R.P.A., VV.F., …), Enti e Istituzioni culturali (Biblioteca civica, Teatro delle Scienze, Archivio di Stato, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, …), Associazioni di tutela ambientale, sportive e culturali presenti sul territorio (Orti Sicuro, U.I.S.P. Alessandria, gliamicidellebici, Associazione Cultura e Sviluppo, …), e organi di stampa e televisioni locali.

Ha raccolto materiali bibliografici, iconografici, normativi, fotografici, audiovisivi e documentari; ha attuato un monitoraggio permanente degli ambiti fluviali del territorio alessandrino e dello stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza dei fiumi; ha promosso il recupero delle sponde fluviali in ambito cittadino; ha promosso e realizzato itinerari guidati di visita sui fiumi alessandrini, incontri, cicli di conferenze, dibattiti e convegni, predisponendo adeguati supporti informativi, inerenti la tutela idrogeologica e il recupero della memoria storica e della dimensione economica e sociale degli ambiti fluviali, mostre e proiezioni sull’ecosistema fluviale e sui progetti di valorizzazione e tutela in territorio alessandrino; ha promosso pubblicazioni, tesi di laurea, lavori didattici e ricerche aventi quale oggetto i fiumi e la cultura fluviale.

Ricordiamo tra le attività del Museo del Fiume, tutte gratuite e organizzate da volontari, le pubblicazioni:

  • Undicesimo comandamento – Non favorire le alluvioni; Ieri… oggi… forse domani… la sicurezza della città; Tanaro: un futuro dalla sua storia; Dossier sul ponte Cittadella;
  • il concorso fotografico e la mostra Obiettivo Tanaro;
  • le mostre: Tani ‘d na vota Tani d’anco; Il Tanaro; Alluvione 1994 – I nostri genitori raccontano; Il fiume come era, come è, come potrebbe essere; Noi, al fiume;
  • oltre alle esposizioni di Remo Lanzoni, di Daniela Alini e di Gianni Stefanutto (autore del logo del Museo e del laboratorio Aquiloni ALfiume);
  • e alle mostre fotografiche di Carlo Lenti – Il fiume – e di Claudio Pasero – Fiumi da vivere (percorsi ciclopedonali in Italia e in Europa) -;
  • le iniziative civiche: la Raccolta firme ponte Ferrovia, la Promozione e realizzazione del “Monumento alle vittime dell’alluvione ’94”, la Campagna di sensibilizzazione “Ponte Cittadella: due pesi e due misure” e Rispolverare la memoria – Pulizia del Parco della Rimembranza;
  • gli incontri pubblici: Tanaro: idee, progetti, cantieri di un anno; Museo del Fiume: lavori in corso; Completamento interventi nodo idraulico di Alessandria; Tanaro: quale sicurezza; Le casse di espansione come mezzo di difesa del territorio; Valutazione dell’evento alluvionale del novembre u.s.; Le tangenziali di Alessandria; Il gambero di fiume;
  • i contributi a: Acqua: risorsa ambientale; Ricordare… Riflettere. Alluvione 1994… 12 anni dopo. La memoria degli eventi – L’analisi sulla sicurezza della città;
  • gli incontri del ciclo “Domenica al Museo”: con le proiezioni di T. La mia valle; Congo, Rio San Francisco, Mekong; Lo stagno; Il plancton è di scena, La storia di una goccia d’acqua; Ecosistemi fluviali; Lungo il fiume; I ciottoli del fiume; e le gite di Insieme Alfiume: Alle Lame del Sesia e Al Bosco della Partecipanza di Trino Vercellese;
  • il conferimento di borse di studio per tesi di laurea aventi quale oggetto il fiume, con il contributo dell’Assessorato Tutela e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Alessandria e di Guala dispensing;
  • i gemellaggi con gli istituti scolastici: I.T.I.S. di Acqui Terme: Progetto B.O.R.M.I.D.A.; I.T.I.S. Volta di Alessandria: Conoscere il territorio – Nuove metodologie didattiche applicate all’educazione ambientale e I.T.C. Vinci di Alessandria: Acqua dolce, Acqua amara;
  • la realizzazione di pacchetti didattici: I ciottoli del fiume; I ponti; Lo stagno; La storia di una goccia d’acqua; I macroinvertebrati d’acqua dolce; Vita microscopica in una goccia di acqua; Il plancton d’acqua dolce; Silenzio, parla il Po;
  • la produzione di audiovisivi: Il fiume e la città; Lo stagno;
  • la realizzazione di ipertesti: Il fiume: morfologia e idrologia; Il fiume: un ecosistema complesso; Silenzio parla il Po e del documentario: Di acqua sotto i ponti…;
  • il progetto di percorsi verdi: A piedi … lungo il fiume e AL fiume;
  • l’organizzazione di visite guidate lungofiume: Lungo il Tanaro; Parco fluviale del Po; Alla ricerca del paesaggio;
  • il supporto scientifico a Tanaro days;
  • le presentazioni di: Voci sull’acqua – Radiocronaca di un’alluvione di RadioGold; Voci nella pioggia di Maurizio Neri; I tempi sono maturi di Luca Mercalli; La qualità dell’acqua di I.T.I.S. Acqui Terme e Laboratorio Territoriale Provincia Alessandria; Poesie in dialetto con cui Giovanni Rapetti ha deliziato gli ospiti del Museo; Il Tanaro a cura di Campora, Cottalasso, Dura, Grassano; L’ecomuseo “Canale Carlo Alberto”, a cura di Silvia Rapetti; Progetti per i fiumi – Rassegna di tesi progettuali sui corsi d’acqua della Provincia di Alessandria; In viaggio sul Tanaro, a cura di Carlo Bidone; Miti e simboli dell’acqua nella cultura popolare subalpina, a cura di Franco Castelli; L’Appennino piemontese, a cura di Rocco Morandi; Le reti infrastrutturali fluviali tra disegni storici e rappresentazioni attuali: confronto fra il tratto urbano torinese del Po e quello alessandrino del Tanaro, a cura di Cristina Boido; La casa delle storie, a cura di Chiara De Palo (autrice anche dell’ultimo spettacolare allestimento del Museo del Fiume) e Nepal 2010 6000×2, a cura di Giorgio Pieri.

Quindi non un Museo di reperti inanimati, ma un luogo vivo, dove incontrarsi per conoscere e scoprire i corsi d’acqua, con periodiche pedalate sugli argini, piantumazioni in collaborazione con Legambiente per rendere concreto il progetto di un percorso ciclopedonale, scambi di auguri natalizi sul fiume, feste di Carnevale al Circolo Martorelli e alla Casetta, attività per la Settimana dell’Acqua, feste del Pesce d’Aprile al Museo per i bimbi, gite fuori porta in collaborazione con il C.A.I. Sezione di Alessandria, gliamicidellebici FIAB AL, U.I.S.P. Alessandria e il C.S.V.A.: al Rio Gargassa, ai laghi del Gorzente, alle sponde fluviali urbane di Torino, al lago di Arpy a Colle San Carlo, al lago di Lot a Chamois, al Mulino Riseria San Giovanni di Fontanetto Po, in Val Grande al Museo dell’acqua, a Cogne alla Cascata di Lillaz, e al Ritrovo nel Bosco in collaborazione con la Pro Loco di Montecastello.

Dieci anni di lavoro intenso ed appassionato, dunque, sino al 2012, quando molteplici ragioni hanno indotto alla chiusura del Museo del Fiume: una decisione sofferta, ma inevitabile, che non ha lasciato spazio a ripensamenti, anche se il Gruppo di Lavoro ha continuato la sua attività fornendo supporto e stimoli alle Istituzioni pubbliche competenti.

Alberto Ballerino

Alberto Ballerino è giornalista professionista, redattore del bisettimanale ‘Il Piccolo’, presidente della Società di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti e direttore responsabile del ‘Quaderno di storia contemporanea’, rivista dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria (Isral). Nel 2016, ha vinto il premio giornalistico ‘Franco Marchiaro’. Molte le sue pubblicazioni a carattere storico. ‘Nonsolonebbia. Teatro, cinema, vita culturale ad Alessandria’ (Falsopiano - Isral) ha vinto nel 2004 il V concorso nazionale ‘Guido Gozzano’ (sezione libro edito di storia e arte piemontese).

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