Il 6 novembre 2019 si è tenuto ad Alessandria un convegno nell’aula magna del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (Disit) per ricordare l’alluvione piemontese del 1994, che causò 70 vittime e oltre 2.200 sfollati. A 25 anni di distanza, i principali esperti italiani di meteorologia si confrontarono sugli avanzamenti compiuti da allora in ambito di previsioni e sui limiti ancora da superare.
L’iniziativa fu organizzata dall’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e della Meteorologia. Il professore Enrico Ferrero, docente del Disit, svolse il ruolo di coordinatore. Qui riportiamo gli interventi, poi pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica ‘Bulletin of Atmospheric Science and Technology’ (n.1, 2020).
Gli scienziati ripercorsero l’evento del 1994 sia in termini dei processi atmosferici che hanno portato alle forti piogge, sia nei loro effetti al suolo. In particolare venne data una descrizione dell’evento dal punto di vista idrologico e meteorologico, furono esaminati il ruolo della Protezione Civile, le conseguenze riguardanti il sistema sanitario, i progressi della previsione su scala globale, le prospettive future. Si provvide anche alla classificazione delle precipitazioni estreme nell’Italia centro-settentrionale. Una parte del convegno venne dedicata al confronto tra le simulazioni dell’alluvione eseguite con i modelli del 2019 rispetto a quelli di 25 anni prima.
Questi studi mostrano chiaramente quanti progressi sono stati fatti nei sistemi di previsione meteorologica sia per l’allerta avanzata che in termini di maggiore accuratezza e precisione. Significativo il confronto tra il disastro del 1994 e un evento di precipitazione intensa avvenuto pochi giorni prima della conferenza, il 21 ottobre 2019, e un altro verificatosi poco dopo, il 23-24 novembre 2019. Nonostante l’intensità rilevante, l’impatto sulla popolazione è stato significativamente inferiore grazie ai progressi fatti nella catena di allerta, coinvolgendo il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e i Servizi Meteorologici Regionali.
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